La risposta ai nostri dubbi su “Figli costituenti”
Emanuele Pinelli, Coordinatore della Campagna, risponde ai nostri dubbi
La nostra su “Figli Costituenti“, la legge di iniziativa popolare sulla disuguaglianza generazionale per cui il partito +EUROPA sta iniziando a raccogliere firme, ve l’abbiamo già detta qui.
Poco dopo la pubblicazione del nostro post, Emanuele Pinelli, Coordinatore della Campagna “Figli Costituenti”, ci ha contattato per rispondere nel merito delle criticità che abbiamo riscontrato.
Un tentativo di “mettersi in scia” a Greta? Siamo onesti, un po’ di puzza di “giovanottismo” la si sente. Per essere più chiari, come tante altre manifestazioni di stima e fraterni abbracci di parole con la giovane attivista svedese, anche il lancio della campagna per la raccolta firme in concomitanza con la visita a Roma di Greta Thunberg desta in noi il terribile sospetto che sia l’ennesima iniziativa di marketing per strappare qualche voto ai millennials in vista delle Europee. Del resto, la corsa ai “giovani”, questi poveri disgraziati di cui tutti fanno finta di interessarsi finché gli conviene, sta passando da Greta per tanti: Partiti Politici e Istituzioni Pubbliche in primis, ma anche tante Organizzazioni Non Governative.
E. Pinelli: non ci serve il voto giovanile per il semplice fatto che ce l’abbiamo già. Più Europa è un partito dall’età media molto bassa, sia come iscritti sia come followers e simpatizzanti.
Che la narrazione dei media sul fenomeno Greta sia ingannevole e controproducente l’ho spiegato in un mio articolo su Formiche, che vi riporto: https://formiche.net/2019/03/greta-ambiente-ambientalismo-clima/
Le leggi di iniziativa popolare non funzionano. Un giretto su Wikipedia, se proprio non abbiamo tempo di riaprire la Costituzione, può farci capire molte cose. Vi sottolineiamo un passaggio: “Nella legge nazionale che disciplina la materia non è mai stato inserito un termine massimo entro cui portare in discussione una proposta di iniziativa popolare“. Ciò significa, in parole povere, che anche se +EUROPA riuscisse a raccogliere le firme necessarie a portare la proposta di legge in Parlamento, sarebbe comunque necessario che un numero congruo di Onorevoli si attivasse per metterla all’Ordine del Giorno. E da lì in poi molte cose potrebbero succedere… come ad esempio che venga approvata così com’è a maggioranza, o totalmente stravolta, o ancora… che venga bocciata e non se ne parli più.
E. Pinelli: stiamo ricorrendo alla campagna d’iniziativa popolare perché per tutta la scorsa legislatura avevamo già provato a spingere la riforma per vie parlamentari. A parte i leghisti, che chiesero fin da subito “Ma questa riforma non ci farebbe fare quota 100?” e si tirarono indietro, tutti gli altri, da Grillo alla Meloni, lì per lì firmarono e si presero l’impegno, salvo poi scomparire nel nulla e fare finta di niente.
L’apposita Commissione Parlamentare prevista dalla Legge di iniziativa popolare di +EUROPA sarebbe manipolabile o ignorabile dal Governo in carica, proprio come tutte le altre Commissioni. Avete presente le recenti Leggi di Bilancio tragicomiche emanate dal Governo del Cambiamento, e la relativa DEF (Documentazione Economica Finanziaria) ridicola che ogni volta le accompagna? Ecco: per forza o per amore, la Commissione Bilancio ogni volta le approva. Dobbiamo aggiungere altro?
E. Pinelli: siamo consapevoli che alla fine il “boccino d’oro” ce l’abbiano i partiti più rappresentati in Parlamento, ma questa iniziativa serve, per l’appunto, a metterli con le spalle al muro, convincendoli a sostenerla o smascherando tutte le loro recenti e miracolose conversioni ecologiste.
Oltre a ringraziare Emanuele per l’attenzione e per la sollecitudine a risponderci in maniera molto cordiale e disponibile, speriamo che questo piccolo scambio possa aiutare i nostri Soci e affezionati a prendere una posizione su questa campagna che, pur rimanendo con alcuni dubbi, continuiamo a trovare positiva.
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